“….veloci le ombre dei naturali campanili rocciosi venivano e andavano ed in questi giochi mattutini chi faceva da regia era l’aurora. Chi la faceva da padrona era l’anarchia della natura, che riusciva a portar su, a quelle incredibili altezze, una gialla farfallina, nonostante il freddo, quasi a dire che tutto era immaginabile.”